Guglietta, Daniela (2013) Il rischio di incendio: i casi studio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e la Regione Sardegna. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Il rischio di incendio: i casi studio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e la Regione Sardegna
Autori:
AutoreEmail
Guglietta, Danieladanielaguglietta@gmail.com
Data: 29 Marzo 2013
Numero di pagine: 84
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Agraria
Scuola di dottorato: Scienze agrarie e agro-alimentari
Dottorato: Valorizzazione e gestione delle risorse agro-forestali
Ciclo di dottorato: 25
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
D'Urso, Guidodurso@unina.it
Tutor:
nomeemail
Mazzoleni, Stefanomazzolen@unina.it
Ricotta, Carlocarlo.ricotta@uniroma1.it
Data: 29 Marzo 2013
Numero di pagine: 84
Parole chiave: rischio incendio; selettività; segmentazione
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 05 - Scienze biologiche > BIO/07 - Ecologia
Aree tematiche (7° programma Quadro): AMBIENTE (INCLUSO CAMBIAMENTO CLIMATICO) > Proteggere i cittadini dai rischi ambientali
SPAZIO > Applicazioni "space-based"
Depositato il: 09 Apr 2013 16:01
Ultima modifica: 24 Lug 2014 07:10
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9228
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/9228

Abstract

Nella maggior parte degli ecosistemi terrestri il fuoco rappresenta un fattore ecologico importante, in quanto contribuisce a determinare, insieme ad altri fattori, il ciclo della vegetazione, la composizione e la ricchezza in specie della comunità. Il passaggio del fuoco è un processo essenziale nel modellare la struttura e la funzionalità di un paesaggio con il quale mostra forti interazioni reciproche: il fuoco si propaga attraverso il territorio in funzione della presenza e della configurazione degli habitat ad esso favorevoli (Turner et al., 1989); a sua volta, la struttura del paesaggio è largamente determinata dalla frequenza, intensità e dimensione degli incendi che lo attraversano (Pickett & White, 1985; Krumel et al., 1987).Il fenomeno degli incendi è un processo complesso, dipendente da molteplici variabili, sia abiotiche che biotiche, che influenzano dove, come e quando un incendio ha luogo (Yang et al., 2007). La propagazione del fuoco dipende principalmente da fattori legati alla meteorologia (temperatura, precipitazioni, vento), alla topografia del territorio (quota, pendenza ed esposizione) ed alle caratteristiche della vegetazione (tipologia, densità, fenologia) (Diàz-Avalos et al., 2001; Latham & Williams, 2001; Wotton & Martell, 2005); mentre l’insorgenza degli incendi è prevalentemente legata a fattori socioeconomici, come lo spopolamento di vaste aree, l’abbandono dell’agricoltura, la distribuzione di nuovi insediamenti in ambiente rurale e la diffusione di infrastrutture di trasporto (Bajocco & Ricotta, 2008; Loepfe et al., 2010).La regione mediterranea è costituita da un paesaggio eterogeneo e l’innesco degli incendi non è uniforme nel tempo e nello spazio (Catry et al., 2009; Romero-Calcerrada et al., 2008), pertanto risulta importante conoscere il pattern spaziale degli incendi in relazione alla struttura del paesaggio stesso ed alla dinamica vegetazionale.Gli incendi non si verificano né si propagano nel territorio secondo un pattern di distribuzione casuale, bensì alcune tipologie di paesaggio vengono attraversate dal fuoco in maniera preferenziale, mentre altre vengono selezionate negativamente (Forman, 1997).Lo scopo di questa ricerca è quello di analizzare la relazione esistente tra l’eterogeneità del paesaggio e la distribuzione spaziale degli incendi in due aree del bacino mediterraneo: il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e la Regione Sardegna. Il primo obiettivo di questo lavoro: studiare la selettività degli incendi in relazione alla classificazione del territorio (carta di uso del suolo, carta dei sistemi di terre) e alla topografia del territorio (carta delle quote, acclività, esposizioni) in modo da realizzare una carta del rischio d’incendio che prenda in considerazione la distribuzione del rischio nell’area oggetto di studio. Il secondo obiettivo della tesi: analizzare la selettività degli incendi in relazione ai cambiamenti di uso del suolo dovuti all’abbandono delle campagne e delle pratiche agricole tradizionali e chiarire il rischio d’incendio all’interfaccia urbano-foresta.

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