Ferrara, Francesco (2014) RUOLO DEL DEFICIT DI GH/IGF-1 NELLO SCOMPENSO CARDIACO CRONICO. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: RUOLO DEL DEFICIT DI GH/IGF-1 NELLO SCOMPENSO CARDIACO CRONICO
Autori:
AutoreEmail
Ferrara, Francescofrancesco.ferrara30@tin.it
Data: 26 Marzo 2014
Numero di pagine: 41
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze Mediche Traslazionali
Scuola di dottorato: Medicina clinica e sperimentale
Dottorato: Fisiopatologia clinica e medicina sperimentale
Ciclo di dottorato: 26
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Marone, Giannimarone@unina.it
Tutor:
nomeemail
Cittadini, Antonio[non definito]
Data: 26 Marzo 2014
Numero di pagine: 41
Parole chiave: scompenso cardiaco; IGF-1; ormone della crescita
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/09 - Medicina interna
Depositato il: 14 Apr 2014 07:59
Ultima modifica: 27 Gen 2015 12:15
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9691

Abstract

Background: Multipli deficit di ormoni anabolici sono comuni in pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico (SCC). Uno degli assi ormonali più importanti coinvolti è rappresentato dal deficit dell’ormone della crescita (GH) e del suo effettore tissutale insulinosimile (IGF-1). Materiali e metodi: Una popolazione di pazienti affetti da SCC con ridotta funzione sistolica del ventricolo sinistro (F.E. ≤ 40%) è stata valutata mediante esame ecocardiografico, test cardiopolmonare ed esami biochimici con dosaggio dei livelli basali di IGF-1 e dell’IGF Binding Protein-3 (IGFBP-3). In 130 pazienti con SCC è stato praticato un test di stimolo del GH mediante GHRH + arginina per valutare sia la prevalenza del deficit di GH (GHD), che il possibile ruolo del GHD nel peggiorare l’architettura, la funzione cardiaca e la performance cardiopolmonare. Una coorte di 190 pazienti con SCC è stata seguita nello studio di sopravvivenza, per un follow-up medio di circa 3.5 anni, comparando due gruppi di pazienti con bassi o normali livelli di IGF-1. Risultati: Il GHD è presente in circa 1/3 della nostra popolazione ed ha dimostrato di influenzare la struttura e funzione del ventricolo sinistro (VS) con evidenza anche di una ridotta performance cardiopolmonare. L’analisi aggiustata della sopravvivenza condotta su 190 pazienti (mortalità del 29%) ha indicato che i pazienti con bassi livelli di IGF-1 (< 122 ng/mL) hanno una prognosi peggiore per l’outcome primario di mortalità per tutte le cause (log rank 13.8, p<.0001). Inoltre i livelli di IGF-1 hanno dimostrato di essere un fattore predittore indipendente di mortalità all’analisi multivariata (p = 0.001). Conclusioni: Il deficit di GH ha un’elevata prevalenza nello SCC (32%) e identifica un sottogruppo di pazienti caratterizzati da una peggiore architettura e funzione del VS e da una ridotta performance cardiopolmonare. Inoltre, bassi livelli di IGF-1 nello SCC identificano un fenotipo di pazienti con outcome peggiore, fornendo nuove prospettive fisiopatologiche per il disegno di futuri studi di terapia ormonale sostitutiva.

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