Cappuccio, Erica (2014) Conoscenza e potere nelle società. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Conoscenza e potere nelle società
Autori:
AutoreEmail
Cappuccio, Ericakamail@virgilio.it
Data: 30 Marzo 2014
Numero di pagine: 239
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Giurisprudenza
Scuola di dottorato: Scienze giuridico-economiche
Dottorato: Diritto comune patrimoniale
Ciclo di dottorato: 26
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Quadri, Enricoenrico.quadri@unina.it
Tutor:
nomeemail
Di Nanni, Carlo[non definito]
Data: 30 Marzo 2014
Numero di pagine: 239
Parole chiave: Informazione; trasparenza; correttezza; scambio cognitivo
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/04 - Diritto commerciale
Depositato il: 08 Apr 2014 08:55
Ultima modifica: 22 Mag 2017 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9796

Abstract

Il lavoro analizza la problematica della trasparenza sociale, quale intangibile “bene” immateriale, con un proprio valore d’uso pubblico e privato. La ricognizione della materia, svolta con costante attenzione ai più recenti orientamenti giurisprudenziali sui temi trattati, si articolata in più capitoli, nei quali si evidenzia come, nel diritto societario e dei mercati finanziari in particolare, l'obbligo di trasmettere notizie e dati sia lo strumento più funzionale al riconoscimento della validità d’istituti spesso controversi. Ciò si realizza attraverso un sistema di divieti formali (o formalistici); è il sistema di disclosure obbligatoria e di decisione informata. La tesi, principiando dalla lettera codicistica, ripercorre il percorso giuridico italiano in tema d’informazione; un processo avviato, in verità, a livello comunitario nel perseguimento di un programma di apertura del mercato unico europeo al traffico internazionale. Esaminando la problematica oggetto d’indagine si rileva come, nella società moderna, non si tratti più di assicurare la corretta informazione esclusivamente al socio, poiché la stessa garanzia compete anche ai terzi estranei all’ente. Il lavoro rende manifesto lo sforzo legislativo di realizzare una complessa ossatura normativa volta al sostegno dell’ampia ermeneutica del diritto d’informazione. Tale notazione, certamente, trova la sua massima espressione con riguardo agli enti quotati, ma i rilievi non possono che attenere alle società globalmente intese. La ricerca prosegue poi esaminando il ruolo dei diversi organi sociali nell’attuazione dello scambio cognitivo; si valutano i compiti a cui è chiamato il Presidente del consiglio di amministrazione; si indaga sui particolari doveri comunicativi in caso di amministrazione delegata. Ci si sofferma, inoltre, sull’interpretazione dell’art. 2391 c.c. che vanta, in materia di scambio dei flussi informativi interorganici e intraorganici, una collocazione di primaria importanza. La tesi approfondisce l’ulteriore problema della trasparenza con riguardo alla nuova s.r.l., valutando la possibilità di conciliare l’elasticità della struttura sociale di tale ente con una disciplina inderogabile volta ad attuare la correttezza del mercato. Il lavoro si conclude con l’esame critico della predisposizione normativa, di cui si sottolinea l’eccessiva rigidità. Si evidenziano le conseguenze negative della rivelazione di segreti aziendali e dell’eccessiva onerosità delle comunicazioni. Dalla trattazione emerge, inoltre, la scarsa nitidezza del rimedio giurisdizionale volto a far valere la responsabilità degli amministratori per danni da mancata, scorretta o incompleta informazione, conseguenza della mancanza di uno strumento processuale valido.

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