Forte, Maurizio (2014) EFFETTI DEL NONILFENOLO SU LINEE CELLULARI DI PROSTATA UMANA: PATHWAY MOLECOLARI COINVOLTI. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: EFFETTI DEL NONILFENOLO SU LINEE CELLULARI DI PROSTATA UMANA: PATHWAY MOLECOLARI COINVOLTI
Autori:
AutoreEmail
Forte, Mauriziomaur.forte@gmail.com
Data: 31 Marzo 2014
Numero di pagine: 113
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Biologia
Scuola di dottorato: Scienze biologiche
Dottorato: Biologia avanzata
Ciclo di dottorato: 26
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Gaudio, Lucianoluciano.gaudio@unina.it
Tutor:
nomeemail
Laforgia, Vincenza[non definito]
Data: 31 Marzo 2014
Numero di pagine: 113
Parole chiave: Xenoestrogeni, cellule di prostata, nonilfenolo
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 05 - Scienze biologiche > BIO/06 - Anatomia comparata e citologia
Aree tematiche (7° programma Quadro): AMBIENTE (INCLUSO CAMBIAMENTO CLIMATICO) > Proteggere i cittadini dai rischi ambientali
Depositato il: 07 Apr 2014 13:51
Ultima modifica: 17 Apr 2017 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9959

Abstract

Il nonilfenolo (NP) è una molecola di origine industriale con attività estrogenica dimostrata sia in vivo che in vitro; gli estrogeni giocano un ruolo critico nello sviluppo della prostata e potrebbero essere la causa di alcuni stati patologici, cancro incluso. Nonostante questa relazione, sono ancora poco chiari i pathway molecolari coinvolti nell’azione degli estrogeni e xenoestrogeni su modelli di prostata. Quindi, in questo studio abbiamo esaminato gli effetti del NP e del 17β-estradiolo (E2) su linee cellulari di prostata umana non tumorali (PNT1A) e di adenocarcinoma prostatico (LNCaP). Nello specifico, abbiamo studiato i loro effetti sulla proliferazione cellulare e la loro interazione con i recettori degli estrogeni (ERs: ERα e ERβ). Nelle LNCaP, è stata valutata anche l’espressione della ciclina D1, un regolatore del ciclo cellulare coinvolto nella carcinogenesi della prostata, e il coinvolgimento di risposte non genomiche, come la variazione dei livelli di AMP ciclico e di Ca++ intracellulare. Inoltre, il trattamento è stato effettuato anche in presenza dell’inibitore selettivo per gli estrogeni ICI 182,780 (ICI). Abbiamo osservato che il NP influenza la proliferazione cellulare in maniera cellulo-specifico: di tipo dose-dipendente per le PNT1A e di tipo non monotonico per le LNCaP. Interessante è che nelle LNCaP l’effetto più evidente si è avuto ad una concentrazione notevolmente bassa di NP (10-10 M). Le analisi di immunofluorescenza e di western blot mostrano che il NP promuove una traslocazione nucleare di ERα e non di ERβ. Tuttavia, questo avviene in maniera più lenta rispetto all’E2. La co-esposizione con ICI annulla tutti gli effetti osservati dopo il trattamento. Nelle LNCaP, gli esperimenti di Real Time PCR mostrano una lieve up-regolazione della ciclina D1. I saggi ELISA e spettrofluorimetrici rivelano anche un aumento dei livelli di cAMP e di Ca++, rispettivamente. Questi risultati confermano l’attività estrogenica del NP e suggeriscono che i distruttori endocrini (EDCs) possono interferire con i pathway molecolari coinvolti nella crescita della prostata. Inoltre, le risposte non genomiche osservate suggeriscono modalità alternative di azione per gli xenoestrogeni.

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