Ricci, Cristoforo (2013) Le questioni di "fine vita" tra etica, deontologia e diritto. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Le questioni di "fine vita" tra etica, deontologia e diritto
Autori:
AutoreEmail
Ricci, Cristoforocrisbn@hotmail.it
Data: 2 Aprile 2013
Numero di pagine: 1424
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Filosofia "Antonio Aliotta"
Scuola di dottorato: Scienze filosofiche
Dottorato: Bioetica
Ciclo di dottorato: 25
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
D'Antuono, Emiliaemilia.dantuono@unina.it
Tutor:
nomeemail
Buccelli, Claudioclaudio.buccelli@unina.it
Data: 2 Aprile 2013
Numero di pagine: 1424
Parole chiave: Bioetica
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/01 - Diritto privato
Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/17 - Diritto penale
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-FIL/03 - Filosofia morale
Area 06 - Scienze mediche > MED/43 - Medicina legale
Depositato il: 04 Apr 2013 07:47
Ultima modifica: 17 Giu 2014 06:04
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9417

Abstract

L'attività di ricerca ha mirato ad analizzare tematiche di stretta attualità come quelle legate al "fine vita", con specifica attenzione all'eutanasia, al suicidio assistito, all'accanimento terapeutico ed alle dichiarazioni anticipate di trattamento da un punto di vista etico, deontologico e giuridico ed è suddivisa in cinque parti. Nella prima parte, si offre una panomarica generale dell'attuale dibattito bioetico e, dopo aver passato in rassegna le principali correnti che lo animano, si analizzano criticamente la proposta distinzione tra bioetica laica e bioetica cattolica e la questione della laicità in relazione alla medesima bioetica, arrivando a suggerire una più congrua bipartizione tra bioetica della disponibilità e bioetica della indisponibilità della vita umana. Nella seconda parte, si tenta di enucleare le principali ragioni della suddetta dicotomia esistente tra bioetica della disponibilità e bioetica della indisponibilità della vita umana, giungendo alla conclusione che essa affonda le sue radici nel processo di secolarizzazione che dal Medioevo in poi ha interessato il mondo occidentale, di cui, tra l'altro, si descrivono le fasi principali. Nella terza parte, in una prospettiva etica, deontologica e giuridica, si esaminano più da vicino le questioni di "fine vita" ed, in particolare, quelle relative all'accanimento terapeutico, al suicidio assistito ed all'eutanasia, intesa come concetto ampio capace di ricomprendere al suo interno, con le dovute cautele, anche le più specifiche tematiche dell'abbandono terapeutico, del rifiuto e della rinuncia alle cure, pervenendo, sulla base di una valutazione ancorata ad un criterio il più possibile "oggettivo", ad un giudizio fortemente negativo in ordine alla loro legittimazione morale ed alla loro conseguente legalizzazione. Nella quarta parte, si analizza nello specifico il tema delle dichiarazioni anticipate di trattamento, mettendo in evidenza tutti i profili di incertezza ad esse connessi e ponendo perplessità circa la loro introduzione nel nostro ordinamento giuridico. Nella quinta ed ultima parte, si offre un quadro generale della valutazione e della conseguente regolamentazione delle questioni di "fine vita" negli Stati europei ed extra-europei.

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