d'Alessandro, Giulia (2015) Struttura e natura della responsabilità da reato degli enti: profili storici, dogmatici, comparati. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Struttura e natura della responsabilità da reato degli enti: profili storici, dogmatici, comparati.
Autori:
AutoreEmail
d'Alessandro, Giuliagiulia.d.alessandro@virgilio.it
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 239
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Giurisprudenza
Scuola di dottorato: Scienze giuridico-economiche
Dottorato: Sistema penale integrato e processo
Ciclo di dottorato: 27
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Moccia, Sergiosemoccia@unina.it
Tutor:
nomeemail
Maiello, Vincenzo[non definito]
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 239
Parole chiave: diritto penale responsabilità enti societas delinquere non potest
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/17 - Diritto penale
Depositato il: 09 Apr 2015 08:55
Ultima modifica: 22 Mag 2018 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10506
DOI: 10.6093/UNINA/FEDOA/10506

Abstract

Il lavoro in esame ha avuto ad oggetto un'ampia disamina, di tipo storico-comparato, di uno dei dogmi più risalenti della dottrina penalistica contemporanea, ovvero il principio del "societas delinquere non potest". In particolare, attraverso l'osservazione del fenomeno corporativo nelle varie epoche storiche, è stato possibile mettere in evidenza la relatività storica del societas delinquere non potest, ovvero il suo "ontologico" carattere di principio condizionato dalla necessità politica e dall'esigenza criminale propria della fase storica considerata. Si è proceduto, pertanto, a ripercorrere la lunga storia del delitto corporativo nell'Europa continentale, partendo dall'iniziale riconoscimento della capacità criminale degli enti durante i secoli XII-XIII, passando per le teorizzazioni della scuola dei Glossatori e dei Commentatori medioevali, fino a giungere al periodo illuminista, con l'affermarsi del principio individualistico e la soppressione del sistema delle corporazioni. L'attenzione si è quindi concentrata sulla disamina delle scelte normative compiute negli ultimi due secoli dai principali legislatori continentali, indirizzate nel senso del riconoscimento dell'assoluta incapacità delle persone giuridiche di commettere reati. Si sono pertanto passati in rassegna i principali argomenti addotti dalla prevalente dottrina europea, nel corso dei secoli XIX-XX, a sostegno del principio del "societas delinquere non potest": la lunga discussione, sviluppatasi nel dibattito penalistico, intorno alla prospettazione di un'autentica responsabilità penale delle persone giuridiche si è, infatti, incentrata, nel corso del tempo, soprattutto sul profilo della sua difficile compatibilità con i principi fondamentali e con le categorie dogmatiche del diritto penale classico. Invero, le principali obiezioni sollevate dalla dottrina fedele all'antico brocardo "societas delinquere non potest" si sono fondate sull'asserita incapacità di azione, di colpevolezza e di pena della persona giuridica, la quale, per essere strutturalmente incapace di agire dolosamente o colposamente, non avrebbe potuto essere destinataria di alcun giudizio di rimprovero giuridico-penale, né risentire degli effetti, afflittivi e rieducativi, della sanzione criminale. Dopo aver passato in rassegna le varie argomentazioni teoriche addotte dai fautori della tesi dell'incapacità di azione e di colpevolezza della persona giuridica, si è quindi proceduto ad affrontare la nodale questione della possibile configurabilità di un'azione e di una colpevolezza proprie dell'ente, quali basi per la costruzione di un autentico paradigma di responsabilità penale, che possa considerarsi compatibile con i principi costituzionali. In tal senso, nella presa d'atto dell'incapacità del solo paradigma individualistico a fornire risposte adeguate ai problemi tipici delle complesse società moderne, e sulla scia delle più recenti prese di posizione di voci autorevoli della penalistica tedesca e spagnola, si è proceduto alla ricerca, nell'ambito della fenomenologia corporativa, di equivalenti funzionali alle categorie dogmatiche proprie dell'illecito della persona fisica, al fine di delineare i tratti caratteristici di una responsabilità propria della persona giuridica, da considerare quale possibile terza via del sistema sanzionatorio penale.

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