Modica, Roberta (2018) A phase II, single-center, prospective, open-label study with high-dose somatostatin analogs (SSA) in patients with progressive neuroendocrine tumors (NET). [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: English
Titolo: A phase II, single-center, prospective, open-label study with high-dose somatostatin analogs (SSA) in patients with progressive neuroendocrine tumors (NET)
Autori:
AutoreEmail
Modica, Robertarobertamodica@libero.it
Data: 7 Dicembre 2018
Numero di pagine: 30
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Medicina Clinica e Chirurgia
Dottorato: Terapie avanzate biomediche e chirirgiche
Ciclo di dottorato: 31
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Di Minno, Giovannigiovanni.diminno@unina.it
Tutor:
nomeemail
Colao, Annamaria[non definito]
Data: 7 Dicembre 2018
Numero di pagine: 30
Parole chiave: somatostatin analogs, neuroendocrine tumors
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/06 - Oncologia medica
Area 06 - Scienze mediche > MED/13 - Endocrinologia
Depositato il: 08 Gen 2019 08:23
Ultima modifica: 29 Giu 2020 10:58
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/12497

Abstract

I tumori neuroendocrini (NET) rappresentano circa il 2% di tutti i tumori maligni e i dati epidemiologici mostrano un progressivo incremento di incidenza. La presentazione clinica, il comportamento biologico e la prognosi di questi tumori sono molto eterogenei. Spesso il decorso è indolente, per questo la diagnosi è tardiva e spesso associata alla presenza di metastasi. La chirurgia può essere curativa in casi selezionati, ma la maggior parte dei pazienti necessita di terapia medica. Gli analoghi della somatostatina (SSA) rappresentano il cardine della terapia medica per il controllo dei sintomi e anche della crescita tumorale, oltre a mostrare un buon profilo di sicurezza. Studi effettuati in pazienti acromegalici hanno mostrato che l’effetto antiproliferativo degli SSA potrebbe essere dose dipendente, così nella pratica clinica è comune l’impiego di aumentare il dosaggio o ridurre l’intervallo di tempo tra le somministrazioni di SSA. In pazienti affetti da NET sono stati pubblicati pochi dati, molto eterogenei e prevalentemente retrospettivi, sull’impiego di SSA ad alte dosi. Obiettivo principale di questo progetto è valutare l’efficacia di due diversi schemi terapeutici con SSA ad alte dosi (octreotide LAR 60 mg/28 giorni e lanreotide autogel 120 mg/21 giorni), in pazienti affetti da NET, in progressione di malattia durante terapia con SSA a dosi standard, afferenti presso l’Unità di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Obiettivi secondari sono la valutazione della risposta radiologica, clinica e biochimica, oltre all’analisi della sicurezza. In questo studio prospettico, monocentrico, di fase 2, in aperto, sono stati arruolati i 20 pazienti con diagnosi di NET confermata istologicamente, a sede di origine diversa, bene o moderatamente differenziati (G1, G2 secondo la classificazione WHO 2010), maggiorenni, trattati con SSA a dosi standard (octreotide LAR 30mg/28 giorni; lanreotide Autogel 120 mg/28 giorni) per almeno sei mesi, con evidenza di progressione di malattia (radiologica in accordo ai criteri RECIST 1.1 o con sindrome clinica non controllata, in caso di NET funzionante). I pazienti sono stati valutati clinicamente, radiologicamente e con esami biochimici. I pazienti sono stati rimasti in follow up per 29.9 mesi e l’efficacia della terapia con SSA ad alte dosi è stata evidenziata in 16 pazienti (80%). In un paziente (5%) è stata evidenziata risposta radiologica parziale, in 15 pazienti (75%) la malattia è rimasta stabile e in 4 (20%) è progredita. La mediana di sopravvivenza libera da malattia non è stata raggiunta. Tra i 12 pazienti asintomatici, è stata ottenuta risposta completa in 1 (8%), risposta parziale in 6 (50%), stabilità in 4 (34%) e progressione in 1 (8%). La risposta biochimica completa è stata ottenuta in 3 (15%) pazienti, 13 (65%) hanno mostrato risposta parziale e 3 (15%) stabilità e 1 (5%) progressione. Non sono stati evidenziati eventi avversi inattesi e nessun paziente ha dovuto sospendere la terapia per tossicità. La terapia con SSA ad alte dosi in pazienti affetti da NET in progressione durante terapia con dosi standard appare efficace e sicura. Sono necessari ulteriori studi su casistiche più ampie per validare questi dati ed evidenziare eventuali fattori predittivi di risposta.

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