Iaccarino, Sara (2022) Le declinazioni del moderno. Il restauro delle architetture pubbliche della stagione autarchica. I Palazzi delle Poste a Roma (1933-1935). [Tesi di dottorato]
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Le declinazioni del moderno. Il restauro delle architetture pubbliche della stagione autarchica. I Palazzi delle Poste a Roma (1933-1935) |
Autori: | Autore Email Iaccarino, Sara sara.iaccarino@unina.it |
Data: | 10 Marzo 2022 |
Numero di pagine: | 378 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Architettura |
Dottorato: | Architettura |
Ciclo di dottorato: | 34 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Mangone, Fabio fabio.mangone@unina.it |
Tutor: | nome email Picone, Renata [non definito] |
Data: | 10 Marzo 2022 |
Numero di pagine: | 378 |
Parole chiave: | restauro, moderno, architettura, autarchia, palazzi postali |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/19 - Restauro |
Depositato il: | 16 Mar 2022 12:51 |
Ultima modifica: | 28 Feb 2024 10:46 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14447 |
Abstract
La tesi di dottorato affronta lo studio delle architetture sorte durante la politica autarchica varata dal regime fascista in Italia: un patrimonio riconosciuto e indagato solo di recente, spesso abbandonato in condizioni di obsolescenza o vittima di inopportune alterazioni, contraddistinto dall’impiego di tecniche e materiali propri dei cicli produttivi industriali dell’epoca caratterizzati da un’alta cifra sperimentale e al contempo fragili e deperibili “alla prova del tempo”. Dopo una prima fase di inquadramento storico del tema, sulla scorta di studi recenti condotti su di esso, è esposta una prima rassegna di significativi esempi afferenti all’architettura autarchica; ad essere approfondito sarà soprattutto lo studio delle architetture pubbliche e, in maniera specifica, degli edifici postali, per giungere alla scelta dei casi-studio, individuati nei quattro Palazzi delle Poste e Telegrafi costruiti a Roma tra il 1933 e il 1935: Il Palazzo delle Poste nel quartiere Appio di Giuseppe Samonà, quello nel quartiere Aventino di Adalberto Libera, quello nel quartiere Milvio di Armando Titta e quello in Piazza Bologna di Mario Ridolfi. Tale studio è finalizzato a rintracciare, nell’ottica del restauro architettonico, le principali caratteristiche costruttive e criticità conservative di un patrimonio architettonico così specifico, frutto di una prassi sperimentale fortemente radicata nel proprio tempo di concezione.
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