Cimino, Francesca (2009) Preparazione di compositi rinforzati con fibre Naturali destinati ad applicazioni nell’edilizia ecosostenibile. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Preparazione di compositi rinforzati con fibre Naturali destinati ad applicazioni nell’edilizia ecosostenibile
Autori:
AutoreEmail
Cimino, Francescafrancescacimino@libero.it
Data: 27 Novembre 2009
Numero di pagine: 109
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Ingegneria dei materiali e della produzione
Scuola di dottorato: Ingegneria industriale
Dottorato: Ingegneria dei materiali e delle strutture
Ciclo di dottorato: 22
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Acierno, Domenico[non definito]
Tutor:
nomeemail
Carfagna, Cosimo[non definito]
Data: 27 Novembre 2009
Numero di pagine: 109
Parole chiave: materiali eco-compatibili
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione > ING-IND/22 - Scienza e tecnologia dei materiali
Depositato il: 20 Mag 2010 13:57
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:38
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/3850
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/3850

Abstract

Nel lavoro di tesi che ha per titolo “Preparazione di compositi rinforzati con fibre Naturali destinati ad applicazioni nell’edilizia ecosostenibile” è stato raggiunto l’obiettivo che ci si era prefissati all’inizio del lavoro di ricerca, ossia mettere a punto la formulazione di nuovi compositi eco-sostenibili che abbiano un impatto minimo sull’ambiente pur assicurando massima efficienza funzionale e che presentino proprietà meccaniche adeguate per l’applicazione nel settore edile, tali da poter consentire all’occorrenza la sostituzione dei materiali tradizionali. In particolare il loro impiego è stato destinato (nella progettazione di interni): • a pannellature divisorie e/o di rivestimento; • a pavimentazione; • protezioni in genere (pannelli isolanti interni a tramezzi e/o pavimentazioni). La nostra sperimentazione ha previsto la realizzazione di compositi eco-compatibili, costituiti da due differenti tipologie di matrici: • termoindurente a base di farina di soia (SF), • termoplastica, utilizzando materiali polimerici di vario tipo Nel primo caso, la matrice termoindurente è a base di farina di soia, e quest’ultima risulta essere completamente biocompatibile in quanto non genera sottoprodotti tossici quando brucia, essendo essa derivante da fonti naturali quali le proteine e le fibre della soia. Nel secondo caso le matrici sono termoplastiche, e si riferiscono a tre differenti polimeri : • Poly(3-hydroxybutyrate-co-3-hydroxyvalerate) (PHBV), • Ecoflex®, • Polietilene a bassa densità (LDPE) In ambedue le tipologie di matrice, il rinforzo è costituito da fibre naturali: • fibre di Caroà estratte dalla foglia della specie Neoglaziovia variegata, coltivata in Sud America (Brasile); • fibre di Kenaf, (specie di Hibiscus), estratta da una pianta erbacea con un gran contenuto di fibre Il Kenaf è stato anche funzionalizzato attraverso due differenti processi, al fine di migliorare l’adesione fibra/matrice. La differente natura delle matrici con cui sono realizzati i compositi, rende possibile in seguito, l’utilizzo dei materiali in diverse applicazioni nell’arredamento d’interni, questo perché: • i compositi a base di matrice termoplastica si prestano ad essere modellati più volte e dunque ad assumere (in un tempo determinato) differenti forme a seconda dell’impiego. • diversamente quelli a base di matrice termoindurente, una volta processati ad elevata temperatura, conservano la forma. Nella fase di processo dei compositi termoindurenti si è provveduto all’aggiunta di una determinata quantità di sostanze a cambiamento di fase speciali (Phase Change Material-PCM), e successivamente dopo aver realizzato i materiali, sono state effettuate delle prove di termoregolazione. L’obiettivo di tale inserimento è stato quello di poter realizzare dei pannelli, che avessero una ruolo non solo estetico, qualora fossero posti a vista (a parete, a soffitto o a pavimento) ma anche funzionale riuscendo a regolare la temperatura interna dell’ambiente, mantenendola entro un campo ottimale prefissato.

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