Musotto, Lorena (2010) "Insediamenti sostenibili della tradizione mediterranea" Il recupero dei saperi e delle conoscenze locali nei processi di pianificazione e progettazione contemporanea. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: "Insediamenti sostenibili della tradizione mediterranea" Il recupero dei saperi e delle conoscenze locali nei processi di pianificazione e progettazione contemporanea
Autori:
AutoreEmail
Musotto, Lorenalorena.musotto@gmail.com
Data: 30 Novembre 2010
Numero di pagine: 156
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Progettazione architettonica e ambientale: teorie e metodologie e operative
Scuola di dottorato: Architettura
Dottorato: Progettazione architettonica e tecnologie innovative per la sostenibilità ambientale
Ciclo di dottorato: 23
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Scarano, Rolandoscarano@unina.it
Tutor:
nomeemail
Puleo, Anna Mariapuleo@unina.it
Data: 30 Novembre 2010
Numero di pagine: 156
Parole chiave: Sistema oasi, conoscenze tradizionali, sostenibilità
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/18 - Storia dell'architettura
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/09 - Tecnica delle costruzioni
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/10 - Architettura tecnica
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/21 - Urbanistica
Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-OR/11 - Archeologia e storia dell'arte musulmana
Area 07 - Scienze agrarie e veterinarie > AGR/08 - Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/05 - Storia della scienza e delle tecniche
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/01 - Idraulica
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/15 - Architettura del paesaggio
Depositato il: 02 Dic 2010 08:37
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:46
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8367
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8367

Abstract

Il progetto di ricerca si è posto come obiettivo lo studio degli insediamenti del Mediterraneo o delle regioni aride e semi-aride, che si sono distinti in passato per la gestione equilibrata del territorio e delle risorse, e per l’utilizzo del patrimonio dei saperi e delle conoscenze locali per ottenere “nicchie vitali autosostenibili”. Rientrano nell’ambito di questi insediamenti le oasi. Non si tratta, infatti, di insediamenti sorti spontaneamente, come doni benevoli della Natura, ma di insediamenti artificialmente creati dalla forza e dalla coesione sociale del gruppo umano, sottraendo terreni fertili alle zone aride, mettendo in pratica le conoscenze accumulate e condividendo le fatiche per l’approvvigionamento e la gestione comune delle risorse. Il modello oasiano è specifico delle zone aride del deserto, ma può essere riferito a tutte quelle situazioni in cui l’equilibrio tra lo sfruttamento delle risorse e loro disponibilità è stato raggiunto. Studiare il funzionamento del sistema oasi potrebbe oggi rivelarsi di grande importanza. Nella sua dimensione di ecosistema chiuso ed equilibrato convergono molteplici dinamiche e relazioni che ci consentono di capire, attuando un passaggio di scala, la sua riproducibilità in una più estesa dimensione urbana. In Italia, molti insediamenti presentano queste caratteristiche tali da potersi definire “oasi sostenibili della tradizione mediterranea”. Rientrano in questa categoria i Sassi di Matera, ma anche molti insediamenti del territorio siciliano come quelli rupestri di Sperlinga e Scicli o quelli appartenenti al paesaggio rurale della tradizione, come i dammusi di Pantelleria, le case eoliane e le masserie. Una trattazione particolarmente approfondita è riservata, a tal proposito, allo studio della Palermo normanna, dei sollazzi e dei sistemi di approvvigionamento idrico e di irrigazione di origine islamica, con i quali si stabilirà un naturale confronto. In Sicilia, la ricchezza di esempi di architetture o di insediamenti rurali della tradizione mediterranea e di influenza islamica, l’uso di tecniche costruttive per la ventilazione e il raffrescamento naturali e di sistemi per il recupero e la conservazione dell’acqua piovana, nonché dei sistemi di approvvigionamento idrico e di corretta gestione del paesaggio e delle risorse, costituiscono un terreno valido per lo studio e l’approfondimento di modelli costruttivi e insediativi che rispondono alle caratteristiche climatiche e ambientali mediterranee. Lo studio della scienza locale, sviluppatasi nell’ambito del Mediterraneo e delle zone aride, si inserisce nel dibattito culturale attuale sulla sostenibilità ambientale e sullo sviluppo di modelli responsabili per la progettazione architettonica e la pianificazione urbana e territoriale. In opposizione al prevalere di soluzioni costruttive sviluppate essenzialmente dai paesi del Nord Europa, che non sempre si adattano alle varianti socio-culturali e climatiche di queste regioni. Occorre, quindi, approfondire la conoscenza delle soluzioni tecnico-costruttive e urbanistiche sviluppate in questi contesti, in cui le condizioni sfavorevoli e la scarsa disponibilità delle risorse hanno determinato l’adozione di strategie sostenibili, economiche e di grande efficacia, sia per costruire le città e abitazioni, sia per creare condizioni di fertilità dei suoli e di disponibilità idrica in zone notoriamente caratterizzate da siccità e assenza di corpi idrici superficiali, specialmente in quelle desertiche. Partendo da queste esperienze, si è quindi cercato di delineare un quadro generale e di effettuare una valutazione critica sui modelli diffusi, evidenziando filoni culturali diversi, alcuni dei quali tendono a circoscrivere il concetto di sostenibilità al solo contesto ambientale, mentre altri tendono ad ampliare questo concetto sul piano sociale, politico, economico e culturale. Il progetto non ha la pretesa di suggerire delle linee guida pre-confezionate, ma percorrendo dalle origini sino ai giorni nostri l’evoluzione e le caratteristiche insediative maturate in contesti ostili, e analizzando i vari approcci che le diverse scuole di pensiero propongono, indurre a delle riflessioni sugli effetti che determinate azioni possono avere sul territorio. Spesso, infatti, le conseguenze di scelte non opportunamente valutate e verificate contribuiscono non solo ad incrinare l’equilibrio ambientale, ma anche il sistema degli aspetti che definiscono l’identità culturale di un luogo e la struttura organizzativa - economica, politica, sociale - di un insediamento umano.

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