Grieco, Elisabetta La costruzione del profilo professionale dell'insegnante specializzato per il sostegno nella scuola secondaria di II grado nel contesto napoletano. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: La costruzione del profilo professionale dell'insegnante specializzato per il sostegno nella scuola secondaria di II grado nel contesto napoletano.
Autori:
AutoreEmail
Grieco, Elisabettaelisabetta.grieco@unina.it
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Studi Umanistici
Scuola di dottorato: Scienze psicologiche e pedagogiche
Dottorato: Scienze psicologiche e pedagogiche
Ciclo di dottorato: 26
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Striano, Mauramaura.striano@unina.it
Tutor:
nomeemail
Striano, Maura[non definito]
Strollo, Maria Rosaria[non definito]
Parole chiave: profilo professionale, insegnante specializzato per il sostegno
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-PED/01 - Pedagogia generale e sociale
Aree tematiche (7° programma Quadro): SCIENZE SOCIOECONOMICHE E UMANISTICHE > Crescita, impiego e competitività in una società della conoscenza
Depositato il: 07 Apr 2014 14:59
Ultima modifica: 27 Gen 2015 14:03
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9669

Abstract

Negli anni Settanta inizia in Italia un processo legislativo e formativo che ha permesso il progressivo inserimento nelle scuole italiane di tutti quegli allievi che fino a quel momento erano ‘reclusi’ in istituzioni chiuse, quindi emarginati e allontanati dalla partecipazione alla vita sociale e civile del nostro Paese. Il riconoscimento giuridico e normativo della disabilità e l’abolizione delle classi differenziali hanno dunque previsto, attraverso la Legge n. 517 del 4 agosto 1977, l’inserimento e l’integrazione nella scuola italiana degli insegnanti specializzati per il sostegno che fino a quel momento avevano vissuto ed esercitato il loro compito educativo in istituzioni separate. A più di trent’anni di distanza dall’emanazione della Legge 517/77, nonostante il modello italiano di integrazione degli allievi disabili sia stato promotore di grandi cambiamenti e di molte esperienze positive definibili come «buone pratiche», è sempre più evidente come, nelle prassi educative e formative quotidiane, l’insegnante di sostegno non venga percepito e vissuto nella scuola come risorsa di sistema, ma come “l’insegnante di”, come “un’insegnante di serie B” rispetto agli insegnanti curriculari di “serie A”, che da “solo deve occuparsi esclusivamente degli allievi con disabilità”, nonostante le indicazioni della normativa vigente sottolineino come l’attività di sostegno debba coinvolgere collegialmente tutti i docenti. Ebbene, l’insegnante di sostegno che è responsabile dei processi di inclusione, quindi di partecipazione alla vita scolastica degli allievi disabili, si trova a essere oggetto di forme di esclusione dentro la scuola. Tale situazione, messa in luce da diversi contributi pedagogici e da una serie di ricerche in ambito nazionale, rende difficile l’attuazione di un sistema di integrazione/inclusione di tutti gli allievi con bisogni educativi speciali e, conseguentemente, dà luogo a forme di ambiguità rispetto al profilo professionale ― composto da epistemologie e pratiche ― ed i relativi campi d’azione dell’insegnante specializzato. Pertanto, lo scopo della presente ricerca è stato quello di indagare gli elementi che concorrono a formare il profilo professionale dell’insegnante specializzato per il sostegno nella scuola secondaria di secondo grado nel contesto napoletano, i nessi tra questi elementi e come questi si declinano nella pratica professionale.

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