Imbriani, Lella Liana (2014) Metodi quantitativi per la gestione della sicurezza stradale. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Metodi quantitativi per la gestione della sicurezza stradale
Autori:
AutoreEmail
Imbriani, Lella Lianalellaliana.imbriani@unina.it
Data: 27 Marzo 2014
Numero di pagine: 208
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Ingegneria Civile, Edile e Ambientale
Scuola di dottorato: Ingegneria civile
Dottorato: Ingegneria dei sistemi idraulici, di trasporto e territoriali
Ciclo di dottorato: 26
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Petroncelli, Elvirapelvira@unina.it
Tutor:
nomeemail
Montella, Alfonso[non definito]
Data: 27 Marzo 2014
Numero di pagine: 208
Parole chiave: sicurezza stradale, fattori di modificazione degli incidenti
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/04 - Strade, ferrovie ed aeroporti
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/05 - Trasporti
Aree tematiche (7° programma Quadro): SICUREZZA > Sicurezza delle infrastrutture e dei servizi pubblici
Depositato il: 07 Apr 2014 08:39
Ultima modifica: 27 Gen 2015 14:28
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9696

Abstract

L’incidentalità stradale è uno dei problemi di maggiore rilevanza per le gravissime conseguenze che ne derivano. Più di 3.500 persone muoiono ogni giorno sulle strade del mondo, per un totale annuo di 1.3 milioni di morti e 50 milioni di feriti. Il 20 luglio 2010 la Commissione Europea ha presentato un nuovo programma incentrato sulla sicurezza stradale con l'obiettivo di dimezzare, nei prossimi dieci anni, le vittime d'incidenti stradali in Europa. Gli interventi di ingegneria della sicurezza influenzano in maniera diretta il comportamento del conducente. Per questa ragione la valutazione dell’efficacia degli interventi risulta cruciale nello studio della sicurezza stradale. Quindi, occorre definire metodologie adeguate per valutare l’impatto sulla sicurezza stradale delle scelte di progetto, così come previsto dalla Direttiva 2008/96/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali. Attualmente la scelta degli interventi di miglioramento della sicurezza e quindi l’allocazione delle risorse viene effettuata sulla base di criteri soggettivi anche a causa delle difficoltà relative alla stima della sicurezza dell’infrastruttura, alla scarsa disponibilità e qualità dei dati di incidenti stradali, dovuta alle procedure di rilievo e di archiviazione attualmente adottate, alla scarsa disponibilità di informazioni relative alle caratteristiche dell’infrastruttura ed alle condizioni di circolazione. L’obiettivo della tesi è stato quello di definire metodi quantitativi per la valutazione della sicurezza stradale mediante la calibrazione di modelli predittivi delle velocità operative, di modelli predittivi degli incidenti nonché la definizione di fattori e funzioni di modificazione degli incidenti. Al fine di ottenere analisi di sicurezza più affidabili, sono state progettate e realizzate la banca dati degli interventi di miglioramento della sicurezza stradale, la banca dati degli incidenti stradali, la banca dati dei traffici e la banca dati geometrici, relativamente alle autostrade oggetto di studio: la Tangenziale di Napoli e l’autostrada A16 tratto Napoli – Candela. L’intervento di miglioramento della sicurezza analizzato è stato il sistema Safety Tutor installato nel febbraio 2009 sulla Tangenziale di Napoli. La stima degli effetti dell’intervento è stata eseguita mediante analisi before – after con l’applicazione del metodo empirico Bayesiano, riconosciuto a livello internazionale come il più efficace per la valutazione degli interventi. Le analisi di sicurezza eseguite sulla Tangenziale di Napoli hanno mostrato che: (a) il sistema Safety Tutor è efficace in termini di riduzione della velocità; (b) il sistema Safety Tutor è efficace in termini di riduzione dell’incidentalità; (c) la riduzione dell’incidentalità è legata alla riduzione della velocità; (d) la riduzione dell’incidentalità è legata alla geometria del tracciato. Relativamente alla velocità di percorrenza, la maggiore riduzione si registra per la deviazione standard della velocità (31% vs. 14% per V85 e 9% per Vm). Relativamente ai veicoli leggeri l’efficacia del Tutor in termini di riduzione della velocità si riduce nel tempo, mentre per i veicoli pesanti aumenta nel tempo. Ciò significa che i veicoli leggeri hanno risentito subito della presenza del Tutor e poi si sono adattati al sistema, mentre i veicoli pesanti hanno percepito dopo la presenza del sistema di controllo delle velocità. Il sistema Tutor è efficace anche in termini di riduzione del superamento dei limiti di velocità. Per i veicoli leggeri, tale efficacia aumenta nel caso dei veicoli che superano di oltre 20 km/h il limite di velocità. Per i veicoli pesanti, l’efficacia è minore ed aumenta nel tempo. Relativamente all’incidentalità, la riduzione del numero di incidenti totali nelle tratte Tutor è statisticamente significativa ed è stata stimata pari al 32%. Il sistema Tutor è più efficace nella riduzione degli incidenti più gravi (-37% per incidenti con morti e feriti vs. -22% per incidenti con soli danni materiali) e nella riduzione degli incidenti a veicolo isolato (-44%). Il sistema Safety Tutor è più efficace in curva che in rettifilo (-48% vs. -5%). Le condizioni di illuminazione non influenzano significativamente l’efficacia del sistema. Le condizioni atmosferiche influenzano significativamente l’efficacia del sistema; infatti la riduzione degli incidenti in presenza di pioggia è del 57% mentre in assenza di pioggia del 30%. Tale risultato si riscontra anche con riferimento allo stato della pavimentazione (-51% su strada bagnata vs. -29% su strada asciutta). L’effetto del sistema Safety Tutor si risente anche nelle tratte non coperte da Tutor, dove la riduzione degli incidenti totali è pari al 21% contro il 32% delle tratte Tutor. L’efficacia del sistema, diminuisce nel tempo passando da una riduzione degli incidenti totali del 37% nel primo anno dopo l’attivazione del sistema al 28% nell’ultimo anno analizzato. Ciò fa pensare ad un effetto di adattamento del comportamento di guida al sistema. Nelle tratte Spillover, l’effetto di adattamento è più sentito passando da una riduzione degli incidenti totali del 25% nel primo anno dopo l’attivazione del sistema all’8% nell’ultimo anno analizzato. La riduzione dell’incidentalità prodotta dall’istallazione del sistema Safety Tutor è strettamente legata alla riduzione della velocità di percorrenza dei veicoli. Le funzioni di modificazione degli incidenti calibrate mostrano che al diminuire della velocità aumenta l’efficacia del sistema. In particolare, per una riduzione delle velocità media del 15% si ha una riduzione degli incidenti totali del 45%. Tale riduzione aumenta al 55% nel caso di incidenti mortali e con feriti. La riduzione dell’incidentalità è legata anche alla curvatura degli elementi geometrici. All’aumentare del raggio di curvatura, la riduzione degli incidenti diminuisce e tale riduzione non è statisticamente significativa. L’attività di ricerca svolta ha contribuito, pertanto, alla calibrazione di fattori e funzioni di modificazione degli incidenti riferiti alle condizioni locali italiane, che possono essere utilizzati dagli Enti gestori di strade come strumenti di supporto alle decisioni per la gestione della sicurezza stradale e per la scelta degli interventi più convenienti.

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