Falcone, Maria Rosaria (2014) Amalfi nei secoli XII- XIII. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Amalfi nei secoli XII- XIII
Autori:
AutoreEmail
Falcone, Maria Rosariamariarosaria.falcone@unina.it
Data: 31 Marzo 2014
Numero di pagine: 319
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Studi Umanistici
Scuola di dottorato: Scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche
Dottorato: Storia
Ciclo di dottorato: 25
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Rao, Anna Mariaannamrao@unina.it
Tutor:
nomeemail
Vitolo, Giovanni[non definito]
Data: 31 Marzo 2014
Numero di pagine: 319
Parole chiave: Amalfi, archivio digitale, repertorio
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/01 - Storia medievale
Depositato il: 09 Apr 2014 13:29
Ultima modifica: 15 Lug 2015 01:01
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9936

Abstract

Amalfi nei secoli XII-XIII Abstract La tesi consiste nella continuazione del lavoro fatto agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso da Ulrich Schwarz, il quale ha ricostruito gli archivi degli enti ecclesiastici e dei monasteri amalfitani limitatamente alla documentazione dei secoli IX-XI, sulla base della quale ha ripercorso le vicende del ducato dalle origini fino al 1100, quando ormai esso era già da tempo inserito nel Ducato di Puglia e Calabria fondato da Roberto il Guiscardo. La trattazione è ora concentrata sui due secoli seguenti, che videro l’affermazione definitiva della presenza normanna nel Ducato di Amalfi, l’inserimento dello stesso nel Regno di Sicilia creato nel 1130 da Ruggero II e quindi il passaggio, prima, alla dinastia sveva e poi a quella angioina fino alla morte di Carlo II d’Angiò nel 1309: due secoli di fondamentale importanza per la storia del Mezzogiorno e di Amalfi sia dal punto di vista dell’assetto politico-amministrativo centrale e periferico sia per quanto riguarda i nuovi equilibri che si vennero formando all’interno del ducato (come entità territoriale e non più politica) in seguito alla perdita del preminente ruolo politico da parte di Amalfi e all’affermazione di Ravello e Scala, che insieme a Lettere e a Capri erano diocesi suffraganee della sede arcivescovile amalfitana. Il punto di partenza è stato una ricognizione sistematica delle fonti disponibili, in maggioranza edite ma nelle sedi più disparate, di cui è stato fatto un repertorio sistematico sulla base dei regesti, suddivisi per archivi di provenienza: Archivio di Santa Maria di Fontanella (1100-1269), con documentazione proveniente dagli archivi dei monasteri dei SS. Cirico e Giulitta di Atrani, S. Tommaso Apostolo, S. Angelo de Mare; Archivio di Santa Maria Dominarum (1270-1308); Archivio di S. Lorenzo del Piano (1100-1308); Archivio vescovile di Ravello (1101-1308); Archivio arcivescovile di Amalfi (1103-1308). La tesi è corredata da una Appendice documentaria con 11 documenti inediti del secolo XII, rinvenuti nell’Archivio della Badia di Cava de’ Tirreni: documenti che costituiscono un incremento non irrilevante della documentazione amalfitana originale, dopo che nel 1943 è andata distrutta tutta quella dei monasteri soppressi agli inizi dell’Ottocento, conservata nell’Archivio di Stato di Napoli. Sia essi sia i regesti dei documenti editi saranno messi a disposizione degli studiosi online sul portale internazionale Monasterium.Net, gestito da ICARus (International Center for Archival Research), un vasto consorzio di molteplici archivi e università europee, coordinato da Manfred Thaller dell’Università di Colonia, il fondatore delle Digital Humanities in Europa e il primo ad aver effettuato riflessioni sui documenti storici digitalizzati.

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